
Accade con i prodotti Dreame e Mova, distribuiti da Accessory Line. Ne scopriamo le attività con il direttore commerciale dell’azienda Lamberto Passante.
Accessory Line, nata alla fine degli anni Ottanta, è una realtà importante del panorama della distribuzione, che vanta oggi la gestione di un ampio portfolio di marchi specializzati nel settore elettrodomestici ed elettronica di consumo. Ne disegniamo l’identikit con il direttore commerciale Lamberto Passante.
Cosa significa Accessory Line oggi in Italia?
“Siamo un distributore evoluto, multichannel, con un focus nell’eldom. Partner per la gestione di Amazon e Western Europe come vendor, quest’anno abbiamo aperto due flagship store del brand Dreame – a Orio al Serio (BG) e a Citylife, Milano, ndr – di cui curiamo l’intera gestione, e ci occupiamo di negozi di telefonia a livello internazionale. In particolare, Accessory Line è nata come distributore ufficiale di Apple a livello paneuropeo e ha mantenuto la fornitura di tutti gli accessori di telefonia nei suoi negozi (che si chiamano APR): siamo infatti tra i pochi vendor autorizzati alla loro fornitura. Presidiamo poi il segmento offrendo tutti gli accessori con un nostro marchio. Questo ci differenzia sul mercato perché siamo non solo distributori, ma anche produttori con una private label dedicata: una scelta che ci ha premiato e che ci consente di distinguerci”.
Qual è il vostro fatturato annuo?
“Da 130 milioni nel 2023, il fatturato è passato a 230 milioni circa nel 2024 e la previsione per la chiusura di quest’anno 2025 si aggira tra i 360 e i 400 milioni di euro. Accessory Line è una realtà in forte sviluppo, grazie alle numerose partnership tra cui Dreame Technology, Mova, altro marchio della stessa casa madre, ed Epson. Quest’ultima è una collaborazione partita dagli anni Novanta e che continua da allora, a testimonianza della nostra affidabilità e del livello di fidelizzazione da parte delle aziende che lavorano con noi, con cui instauriamo un vero rapporto di collaborazione win-win”.
Ci sono altri nomi di spicco nel vostro curriculum?
“In passato Accessory Line ha distribuito importanti marche come DJI, ma poi ci siamo via via orientati verso un modello di distribuzione diverso e distintivo. Abbiamo colto immediatamente l’impatto dirompente che avrebbe avuto un brand come Dreame, di cui abbiamo curato il lancio sia italiano che europeo nel 2023, nel mercato dei robot aspirapolvere, e questa scelta ha impresso una accelerazione anche al nostro sviluppo”.
In che senso?
“Quello dei robot per le pulizie domestiche era un mercato abbastanza statico, con marchi di riferimento importanti, ma sostanzialmente con poche variazioni. L’ingresso di Dreame Technology ha determinato un forte boost. Si tratta infatti di un’azienda giovane, fondata nel 2017 da ingegneri aerospaziali e in cui il 70% delle attività è nella ‘ricerca e sviluppo’; attraverso la forte carica innovativa dei loro progetti, finanziati dalle banche e dallo Stato, e a tecnologie esclusive e brevettate, ha introdotto aspirapolvere con intelligenza artificiale, assolutamente autonomi che arrivano negli angoli, salgono gli scalini, lavano, asciugano e sterilizzano i cosiddetti mop. Acquistare un robot di nuova generazione (sia di Dreame che di Mova, l’altro brand di cui curiamo la distribuzione) significa affidarsi totalmente a questo device per la pulizia di casa, senza dover fare assolutamente nulla: una vera rivoluzione. Il nostro merito è stato quello di comprenderne da subito le potenzialità e proporci come un distributore evoluto”.
Dreame e Mova sono in pratica i due marchi di punta della sua azienda in questo momento?
Parte preponderante del nostro fatturato deriva effettivamente dalla distribuzione dei brand Dreame e Mova, che coprono complessivamente i segmenti di robot aspirapolvere, scope wet and dry e beauty, che costituirà un focus importante per l’azienda nel prossimo anno. Particolare risalto, inoltre, per il comparto gardening, con robot per piscine e tagliaerba progettati per mappare il territorio e l’area da trattare rilevando fino a 280 ostacoli, siepi comprese: un cambio radicale per il mondo del giardinaggio, nel quale l’azienda allargherà la propria offerta soprattutto con Mova, con nuovi prodotti tra cui tagliasiepi, decespugliatori, regolabordi”.
Come riuscite a gestire i due marchi sotto il profilo commerciale?
“Dreame è stato uno dei brand a maggiore crescita negli ultimi mesi in Italia in termini di fatturato e di innovazione di prodotto, ma anche Mova ha registrato performance di rilievo. Con Accessory Line offriamo un servizio efficiente e completo ai retailer, grazie ai circa 40mila metri quadri di logistica per l’Italia, dedicati in parte anche ad altri Paesi europei. In Europa abbiamo anche altri magazzini, così come negli Stati Uniti, impiegati, questi ultimi, per la nostra ‘missione’ nei confronti di Amazon. Garantiamo poi un’assistenza in house, elemento di grande importanza per prodotti altamente tecnologici come quelli trattati, con un nostro centro di ‘ricerca e sviluppo’ e di manutenzione interno che ci permette di garantire riparazioni in tempi brevi, spesso automatizzate, proprio come avviene nel settore automobilistico. Quando si tratta di brand premium, che comportano investimenti importanti da parte del consumatore, il cliente si aspetta un servizio all’altezza del prodotto, e la nostra è una struttura in grado di rispondere positivamente alle attese. In questo senso siamo soliti definire il successo ottenuto come il risultato di un lavoro di team tra le nostre aziende. Aziende che, con ruoli complementari, hanno un obiettivo comune: la piena soddisfazione del cliente finale attraverso prodotti unici e un servizio eccellente”.
Il mercato, nel suo complesso, non vive un momento di particolare entusiasmo. Cosa vedete dal vostro punto di osservazione?
“Il vacuum è oggi è un mercato in crescita (+14%) proprio grazie a brand come Dreame, che fanno dell’innovazione la propria mission. Il mercato del robot è passato da 125 milioni a 183 milioni nell’anno mobile settembre 2024-agosto 2025: un incremento di quasi 60 milioni; nei dodici mesi precedenti il mercato aveva raggiunto i 100 milioni di euro, pertanto il settore del robot è passato in un biennio da 100 a oltre 180 milioni grazie all’evoluzione tecnologica. Per il comparto del wet and dry, che due anni fa si attestava sui 3 milioni, la proiezione per il 2025 è di circa 60 milioni, a fronte di una flessione nel segmento scope elettriche. Ritengo che le lavapavimenti – robot e scope lavapavimenti – saranno il fenomeno di questo Q4, ed è per questo che abbiamo ampliato il nostro magazzino con un nuovo stabilimento nel Vicentino, grazie al quale ci rafforzeremo in termini di tempestività ed efficacia nell’erogazione di tutti i servizi richiesti dal mercato”.
È possibile che il prodotto wet and dry inizi a ledere il successo della classica scopa ricaricabile?
“Secondo me sì, perché se fino a poco tempo fa la scopa lavapavimenti era un prodotto assolutamente rigido, pesante e complicato da usare, che non garantiva risultati soddisfacenti, oggi, attraverso l’intelligenza artificiale di Dreame, è diventata uno strumento leggero, che lavora su ruote motorizzate e scarica il proprio peso a terra senza gravare su chi lo utilizza. Una soluzione, pertanto, versatile e comoda, in grado di arrivare sotto letti, mobili, sofà. Se parliamo poi di robot lavapavimenti, aggiungo la comodità di gestirlo tramite app affinché si muova in modo indipendente prima di tornare alla propria station, dove viene effettuato un lavaggio (anche) a 100 gradi, con sterilizzazione del rullo, che viene poi asciugato poi con aria calda e ‘massaggiato’ in modo che non infeltrisca”.
Quali sono le principali novità di quest’anno?
“Avremo grandi e importanti novità sia nel segmento della pulizia, con l’introduzione del vapore e di detergenti specifici per animali, che nel segmento beauty, con prodotti davvero all’avanguardia, che stupiranno e faranno innamorare il panorama femminile”.




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